atlante delle partizioni (2001)
Ambiente
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Aree per la pianificazione antincendio

Si tratta di zone omogenee individuate in base alla pericolosità e gravità del rischio incendi, finalizzate alla programmazione degli interventi per prevenire e attivare azioni a difesa del patrimonio boschivo regionale.
Esse sono individuate nel Piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo.

descrizione elenco dei comuni riferimenti legislativi cartina

descrizione

Tipo di partizione: Gestione
Comuni interessati: 847; Popolazione: 42%
Data di creazione nel Piemonte: 1992
Ultimo aggiornamento nel Piemonte: 1996
Organismo competente: Regione Piemonte
Per saperne di più: Legge regionale 9/6/1994 n° 16

Obiettivo del Piano per la protezione del patrimonio boschivo dagli incendi è il contenimento della superficie percorsa entro limiti accettabili attraverso l'attribuzione delle priorità di intervento e di prevenzione diretta e indiretta nelle zone individuate.
Il Coordinamento regionale del Corpo Forestale dello Stato raccoglie ed aggiorna le informazioni necessarie alla definizione della pericolosità da incendi boschivi per tutti i comuni.
La prima volta in cui si parla di divisione in aree territoriali omogenee finalizzate alla difesa e conservazione del patrimonio boschivo è nella L. 47/75.
La C.E.E., attraverso il Regolamento n. 2158/92, mette a disposizione fondi, per combattere la pericolosità degli incendi, da elargirsi sulla base di una programmazione degli Stati Membri finalizzata ad individuare zone ad alto, medio e basso rischio d'incendio. Nel marzo 1994 la Regione Piemonte adotta il II Piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo, articolando gli interventi per zone omogenee in base alla pericolosità e gravità degli incendi.
Si è partiti dall'analisi della serie storica 1980-90 del fenomeno incendi boschivi per tutti i comuni piemontesi. Si sono definite le aree soggette al Piano, determinate su base comunale, in relazione alla presenza di incendi nel periodo considerato ed escludendo i comuni non coinvolti.
Quindi si è passati allo studio della pericolosità di incendio nei comuni rientranti nelle Aree di Base. Si sono definiti i "profili di pericolosità" da attribuire ai comuni. A ciascun comune e stato quindi assegnato, un numero compreso da 0 a 8 secondo classi di rapporti percentuali tra la superficie percorsa annua boscata e totale e la superficie comunale boscata e totale rispettivamente (vedi anche Aree Boscate).
Gli unici confini amministrativi rispettati sono quelli comunali e regionali.
Il nuovo Piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo individua aree di base sostanzialmente uguali a quelle individuate dal piano precedente (45 Comunità Montane e 11 aree di pianura); rispetto al precedente piano, a causa della istituzione delle nuove Province di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola e della Comunità Montana dei Due Laghi, sono state effettuate alcune variazioni nella composizione delle aree di base.