appartenenza dei comuni (2001)
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atlante delle partizioni (2001)

Regioni agrarie e zone altimetriche

Risale al Catasto agrario del 1910 la partizione del territorio nazionale in circoscrizioni che per ampiezza e caratteristiche fisiche ed agrologiche rispondano alle necessità di un regolare servizio di statistica agraria. I dati vennero allora rilevati per singoli comuni e poi raggruppati in regioni comprendenti quei comuni "i cui territori si trovassero in analoghe condizioni naturali ed agrarie".
Tali regioni, di ambito sub-provinciale, vennero denominate "zone agrarie"; le zone furono poi raggruppate ulteriormente in "regioni agrarie". E, in base all'altimeria, si ebbero regioni agrarie di montagna, di collina, di pianura.

Classificazione dei territori in montagna, collina, collina depressa, pianura

Gli ambiti definiti come "Territori montani, di collina, di collina depressa e pianura" sono raggruppamenti di territori che si trovano in condizioni di omogeneità agraria. I criteri di classificazione dei comuni montani sono definiti nella L. 991/52: sono da considerarsi montani i Comuni siti, per almeno l'80% della loro superficie, ad una altimetria superiore a 600 metri e quelli in cui vi sia un dislivello di quota non inferiore a 600 metri. Sono invece considerati collinari i Comuni la cui altimetria prevalente sia compresa tra i 600 e i 250 metri. Ciò che distingue la collina dalla collina depressa è il reddito medio imponibile per ettaro censito. Le aree di pianura infine comprendono i comuni con superficie ad altimetria non superiore ai 250 metri.

Distretti vinicoli, comuni produttori di vini DOC e DOCG

I distretti dei vini sono costituiti dall'insieme dei territori collinari e montani omogenei caratterizzati dalla coltivazione della vite e da una consistente presenza di attività indotte e connesse alla viticoltura, al turismo ed all'enogastronomia. Secondo la L.R.20/99 sono aree di sostegno, valorizzazione e promozione regionale delle attività della filiera del vino e delle strade del vino.

Zone di montagna svantaggiate: Piano di sviluppo rurale 2000-2006

Il Regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) dispone nel capo V, aiuti e indennità compensative per le zone svantaggiate soggette a vincoli ambientali, col fine di garantire un uso continuato delle superfici agricole e favorire in tal modo il mantenimento di una comunità rurale vitale, conservare lo spazio naturale, mantenere e promuovere sistemi di produzione agricola sostenibili. La Regione Piemonte nel suo PSR ha predisposto nell' Asse prioritario: III "Ambiente", Misura: E, un Titolo relativo alle "ZONE SVANTAGGIATE" la cui azione riguarda tutto il territorio regionale classificato montano e già classificato svantaggiato ai sensi dell'art. 3 paragrafo 3 della direttiva CEE n. 268/75 sulla montagna. I beneficiari sono gli imprenditori agricoli titolari di impresa iscritta al "registro delle imprese".